Aggiornamento del 22 gennaio 2023 sulla Conferenza dei Servizi della Cittá Metropolitana di Torino

Giovedì 19 gennaio si è svolta la seconda conferenza dei servizi sulla nuova richiesta di autorizzazione per l’impianto biodigestore di Filiera Blu-Capac-Dora Baltea a Villareggia.
Gli enti di Città Metropolitana, il Comune di Vilareggia, l’ASL e l’organo tecnico regionale ARPA dovevano valutare se le integrazioni al progetto inviate da Filiera Blu rispondessero alle modifiche e agli approfondimenti richiesti nella precedente Conferenza.
Il nostro Comitato Villareggia, Vita, Ambiente, Sviluppo Sostenibile che aveva inviato un proprio documento di osservazioni di oltre 50 pagine ha potuto seguire l’attività pur, come nelle volte precedenti, solo in qualità di uditore, senza quindi la possibilità di intervenire nella discussione.
Il Comune di Villareggia ha avuto parte attiva ed è intervenuto con osservazioni e richieste in particolare sul tema della viabilità di sua competenza.
La conferenza si è conclusa, senza una decisione, ma con ulteriori richieste di modifiche e approfondimenti, in particolare sulle questioni riguardanti i rischi di inquinamento delle falde acquifere e il tema della viabilità, nonché gli aspetti di sicurezza ancora in valutazione da parte del corpo dei Vigili del Fuoco.
Le nuove richieste di integrazioni verranno inviate nei prossimi giorni da Città Metropolitana a Filiera Blu che avrà poi 30 giorni per rispondere. Alla scadenza Città Metropolitana, Comune e gli enti coinvolti valuteranno nuovamente il progetto e verrà convocata eventualmente una nuova conferenza.
Il nostro Comitato ha accolto positivamente le nuove integrazioni e le prescrizioni richieste per attenuare i rischi e gli impatti prodotti dall’impianto, ritiene però che dopo due anni di integrazioni e modifiche al progetto, risulti evidente la quantità di problematiche prodotte dalla errata scelta localizzativa e critica la logica di cercare di rendere compatibile l’impianto con una localizzazione errata, in più confidando per taluni aspetti, nei monitoraggi e controlli successivi.
Non ci tranquillizza in particolare l’approccio sull’ impatto odorigeno, inevitabile data la vicinanze dell’impianto alle case e al centro abitato, che è stato dimostrato che ci sarà, (nonostante sia stato valutato utilizzando nelle simulazioni i più favorevoli parametri di emissione odorigena scelti dalla ditta rispetto a quelli indicati da Arpa), ma che Asl e Arpa stanno valutando gestibile con il controllo del rigoroso rispetto delle regole di buona gestione e manutenzione, sottovalutando il fatto che nei 15-20 anni di funzionamento dell’impianto, ogni situazione non prevista, di trascuratezza o di malfunzionamento, data la vicinanza si tradurrà in continue problematiche per la popolazione residente nell’area e non solo.
Esattamente come le problematiche di rumorosità dell’impianto Capac che affliggono oramai da anni a cui si sommeranno le emissioni acustiche del nuovo impianto.
Il Comitato prosegue la sua attività, collaborando con il Comune per evidenziare le problematiche che questo progetto porterebbe alla vita del nostro paese e preparando le nuove osservazioni in vista delle prossime tappe. Un ringraziamento ai tanti concittadini che come noi valutano dannoso per il nostro paese questo progetto e che sostengono le nostre attività.